Con il tempo libero datoci dalle feste natalizie si ha l’occasione di organizzare una gita fuori porta.
Il nostro territorio è ricco di borghi antichi, veri e propri gioielli che fanno dell’autenticità il proprio punto di forza. Ecco qualche idea per delle brevi avventure tutte italiane!
In Friuli si aprono le porte di Fagagna. Qui con il ripristino dell’antico acciottolato il paese ha ridato lustro alle costruzioni storiche come il castello, il palazzo della Comunità, che raccontano il susseguirsi dei secoli in questi territori. Unicità di questi luoghi è data anche dalla presenza delle cicogne, che scelgono i comini delle dimore locali per nidificare. Nei pressi di Fagagna troverete infatti una riserva dedicata a loro.
Su uno sperone roccioso sulle rive del Lario sorge Corenno Plinio. Attraverso le antiche “scalotte” scavate nella roccia è possibile risalire dalle rive del lago fino al promontorio sulla cui cima sorgono la chiesa e il castello, cuore del borgo. Nella sua storia Corenno è stato infatti difeso più volte dalle cinta murarie di questa fortezza, ancora oggi visibile.
Nasce tra il tufo Pitigliano, borgo toscano, che vanta un’atmosfera magica fatta di vicoli e botteghe artigiane, entro la cornice della verde valle circostante. Il paese è ricco di storia, incastonato tra il corso di tre fiumi e le fortificazioni cinquecentesche; qui ogni abitazione porta i segni di antiche decorazioni. Fuori da Pitigliano ci si può avventurare nella storia, attraversando le vie cave, scavate nel tufo da decine di generazioni etrusche, fino ad arrivare alla necropoli, in un percorso fuso con la natura.
Scivolando verso Sud si arriva ad Atrani, unico borgo campano ad aver conservato la propria anima medievale. Tra vicoli, piazzette e cortili il paese si dilunga fino alla breve lingua di spiaggia che lo ricongiunge alla bellezza marina della costa amalfitana. A sorpresa, sul sagrato della chiesa, risplende un portone in bronzo fatto fondere direttamente a Costantinopoli nel 1087.
Un salto sull’isola millenaria ci porta a Laconi, in provincia di Oristano. Qui si sovrappongono le tracce del passaggio di Nuragici, Cartaginesi e Romani, in un susseguirsi di architetture diverse, ormai completamente integrate tra loro. Attraverso i vicoli del paese, con le casette di fango e pietra, si arriva al castello, fino al museo che conserva alcuni dei menhir ritrovati nelle campagne circostanti.
In ogni regione italiana natura e uomo hanno realizzato connubi unici, in cui il tempo sembra fermarsi. Paesaggi e atmosfere di questi borghi antichi da non trascurare, anche per poter ritrovare origini e senso di appartenenza spesso dimenticato.
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