Bentrovati per il nostro consueto appuntamento in libreria!
Oggi voglio parlarvi di un libro uscito di recente e che ha scalato le classifiche di vendita. Si tratta
dell’ultimo libro di Massimo Gramellini, giornalista e scrittore.
Ho deciso di leggere questo libro dopo averne visto la presentazione da parte dell’autore in una trasmissione televisiva. Gramellini è infatti ospite fisso della trasmissione “Che tempo che fa” di Fabio Fazio, su Raitre.
Non sono riuscita a dire di no a questo libro: appena l’ho trovato in libreria l’ho preso e l’ho letto tutto d’un fiato.
La storia raccontata dall’autore è una storia autobiografica e ricca di significato.
Gramellini perde la madre all’età di nove anni, una perdita che segna profondamente la sua vita. E noi lettori siamo coinvolti in questa sua ricerca di risposte, in questo suo racconto privato ma forse comune a tanti. L’opera funge come un’autoterapia per chi lo scrive. Un mettersi a nudo con il suo pubblico.
Perché la perdita avviene in tenera età, ma senza spiegazioni. Tante parole non dette, silenzi che parlano, ma non spiegano il perché di quella mancanza. Le motivazioni tardano ad arrivare e l’autore si trova a scoprire la verità soltanto in età adulta.
Quella perdita ha lasciato un vuoto incolmabile, e ha lasciato in quel bambino una forte paura di vivere.
Un dolore tagliante e profondo, molto spesso inconfessabile. L’autore ci rende partecipi in questa sua difficoltà di aprirsi con il mondo, di mettersi in gioco senza aver paura di un nuovo abbandono da parte di chi lo circonda.
Un lungo percorso interiore che si conclude si con la scoperta della verità, ma ciò che più conta è il perdono. Un perdono per quella morte dolorosa, per i silenzi così taglianti del padre e di tutta la famiglia. La verità è li che lo attende, pronta per essere finalmente svelata anche a lui.
In fondo arrivati ad un certo punto della propria vita puoi continuare a vivere nel tuo mondo fatto di incomprensioni e di dolore, oppure rimboccarti le maniche, farti forza e incominciare a VIVERE.
Vi lascio con una citazione: una frase così intesa e piena di significato.
“Preferiamo ignorarla, la verità. Per non soffrire. Per non guarire. Perché altrimenti diventeremmo quello che abbiamo paura di essere: completamente vivi”.
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