Downtown Abbey è una serie piuttosto unica nel suo genere; ambientata dopo la morte di Edoardo VII, si svolge nella tenuta di Downtown Abbey (Yorkshire, Inghilterra) e racconta la vita dell’aristocratica famiglia Crawley e della sua servitù.
Inizialmente il progetto della serie, era la trasposizione del romanzo “Snob” di Julian Fellowes, in seguito però, si è deciso di creare qualcosa di completamente nuovo; una serie di fantasia ambientata nell’Inghilterra Edoardiana.
Fin dall’esordio, nel 2010, la serie viene accolta molto bene dai telespettatori, l’opinione è positiva a tal punto da permettere alla serie di entrare nel Guinnes dei primati come prima serie Britannica a vincere il premio della critica nel 2011.
Vince inoltre il Golden Globe come migliore Film per la Televisione, oltre a moltissimi altri premi.
La ricetta vincente della Serie è sicuramente l’analogia con alcune grandi serie in costume degli anni passati; il cast eccezionale – voglio citare Maggie Smith, colonna portante del tempio del cinema – permette una recitazione degna di nota, mentre gli scenari e le ambientazioni incorniciano il tutto con uno stile retrò-chic.
Anche le scelte più banali: gli accessori, i costumi, i quadri… sono state meditate e incastonate perfettamente nel gioiello che è questa serie.
Gli eventi storici narrati donano al telefilm una sua sfaccettatura drammatica, che si contrappone alla vita sfaticata e lussuosa dei ricchi della Belle Epoque, durante il regno di Giorgio V.
Ho iniziato a vedere la serie insieme alla mia adorata nonna su Rete 4, quindi mi sento di poter affermare che Downtown Abbey sia una serie capace di conquistarsi un pubblico di ogni fascia di età, forse questo è uno dei principali fattori del successo globale.
Particolare l’incipit della prima stagione; l’evento dell’affondamento del Titanic nel 1912 influisce sulla vita della famiglia Crawley, che apprende della morte di James e del figlio Patrick – eredi del patrimonio del Conte – sul transatlantico diretto in America.
A questo punto l’eredità passa a Mattew, avvocato di Manchester e lontano cugino dei Crawley.
Il problema della famiglia non è tanto la personalità dell’uomo, ma il fatto che questi abbia un lavoro!
Mi permetto di riportarvi un pensiero della cara nonna, che ascoltando queste parole mi faceva notare: “Divertente sapere che chi ha un lavoro potesse essere discriminato e guardato come un appestato, quando nella vita reale, al giorno d’oggi, avere un lavoro è un privilegio”.
Saggia eh, la nonna!
La Serie è arrivata ad oggi alla terza stagione, mentre la quarta è stata annunciata per il 2013.
Io attualmente attendo di finire la seconda con la mia compagna di telefilm preferita!
Vi mando un bacio!
Buona visione!
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