Avrò cura di te – di Chiara Gamberale e Massimo Gramellini
Cosa accade quando metti insieme la scrittura di due pilastri della narrativa romantica italiana?
Autori giovani con un passato alle spalle fatto di best seller. Un connubio che vince, perché la narrativa passa attraverso la forza di entrambi, offrendo una storia coinvolgente, a metà tra il paranormal romance e gli standard a cui hanno abituato i propri lettori Chiara Gamberale e Massimo Gramellini, per la prima volta insieme con “Avrò cura di te”.
Gioconda è innamorata di Leonardo, ha una famiglia difficile e una vita complicata. Quando la storia con Leonardo finisce, si trasferisce a vivere alla casa dei nonni, simbolo di un amore duraturo e senza ostacoli, morti di recente lasciando l’ennesimo vuoto nella sua vita già disastrata. Qui, tra gli affetti personali della nonna, trova una lettera inviata al proprio angelo custode. Così Gioconda, senza più appigli e speranze, decide di affidarsi alla follia e la imita. Scrive al proprio angelo custode, chiedendogli aiuto per dare una raddrizzata alla propria esistenza e l’angelo Filemone le risponde, facendole una solenne promesse “Avrò cura di te”. Filemone non è solo un angelo, ma è una storia a sé. Aiuterà Gioconda a ricomporre i pezzi della sua vita ma anche a mettere chiarezza in quella di chi le sta intorno. Filemone è il cuore della narrazione, la chiave di volta di ogni protagonista di questo romanzo, perché serve un angelo a fare chiarezza nella vita, quando il cervello fagocita e pondera ogni scelta, senza lasciare spazio all’istinto. Filemone non è però un angelo qualsiasi, ha qualcosa di speciale: e lo racconterà a Gioconda.
Una storia divertente, commovente, che fa ridere e riflettere.
Perché forse non serve un angelo per capire i meccanismi della vita ma solo la storia di Filemone e Gioconda, e la promessa che si portano appresso per tutta la narrazione, concedendola anche al lettore: avrò cura di te.
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