Il regalo di Yoko Ono a John Lennon, peace and love

Il 9 ottobre John Lennon avrebbe compiuto 75 anni. Per festeggiare questo importante anniversario a Central Park a New York si è svolto qualcosa di insolito. Il regalo di Yoko Ono a John Lennon è originale, insolito ma anche pregno d’amore e ricco di ricordi.

La coppia infatti si è sempre prodigata a favore della pace nel mondo e anche in occasione di questa data così significativa, in un momento molto difficile a livello mondiale, il regalo di Yoko Ono a John Lennon è ancora una volta un tributo e contributo alla pace nel mondo.

Ma qual è stato il regalo di Yoko Ono a John Lennon? L’idea era quella di radunare il maggior numero di persone possibile sabato 6 ottobre per poter anche cercare di entrare nel Guinnes dei Primati (cosa non successa visto che il record di 5814 persone non è stato battuto).

L’evento si è realizzato un mezzo flop; gli organizzatori si aspettavano tra le 6.000 e 10.000 persone mentre invece solo poco più di 2.000 hanno partecipato.
Nonostante tutto le circa 2.000 persone sono riuscite a formare un enorme simbolo della pace, che è stato immortalato da un drone.

Durante Imagine Peace – World’s largest human peace sign (questo il nome dell’evento) si è svolta inoltre una raccolta fondi in favore del John Lennon Educational Tour Bus, il bus itinerante che ospita a bordo uno studio di registrazione e che si propone di offrire ai giovani americani l’opportunità di incidere la propria musica o realizzare i propri progetti video.

Ecco il video della manifestazione:

https://www.youtube.com/watch?v=-yPvwEDTG5I

I partecipanti hanno incrociato le loro mani per disegnare l’enorme simbolo della pace, regalo di Yoko Ono a John Lennon. Lennon, nato il 9 ottobre 1940, è stato ucciso 35 anni fa proprio a New York.

“John sarebbe stato molto, molto, molto scioccato da quanto sta succedendo oggi nel Mediterraneo e in Europa – ha detto Yoko Ono -. Le immagini di migliaia di persone che fuggono da persecuzioni, guerre, fame e povertà estrema lo avrebbero toccato in modo speciale. Anche lui era un emigrante“.

E voi cosa ne pensate di questa manifestazione? Avreste partecipato?