A Napoli è stato inaugurato lo scorso 31 marzo IlCartastorie, un museo che racconta la storia della città attraverso migliaia di documenti raccolti dall’archivio storico del Banco di Napoli dal 1500 fino ad oggi.
Caso unico che trasforma gli atti registrati da una banca in beni della comunità, testimonianze della sua storia e del suo divenire.
Napoli si arricchisce di un museo virtuale fatto di voci, fotografie e documenti trattati in maniera originale e coinvolgente attraverso il percorso di visita interattivo “Kaleidos”, fruibile in italiano e in inglese. Il museo è stato pensato per trasportare i visitatori nei momenti più importanti della storia cittadina: attraverso l’esposizione multimediale infatti sono condivisi i documenti riguardanti eventi che hanno scritto la storia dei napoletani con personaggi come San Gennaro, Raimondo di Sangro, Caravaggio.
L’archivio storico si apre alla città, dimostrando di esserne parte integrante per aver raccolto nel tempo le tante storie di vita: dai banchi di pegni a quelli del mercato, fino alle vicende narrate dalla gente comune o dai funzionari del Banco di Napoli.
Il museo si articola in un intrico di sale, proprio a ricordare i labirinti della memoria, dividendo il percorso in sei sezioni ad ognuna delle quali è affidato il compito di rappresentare il susseguirsi di storie cittadine: Arti e Mestieri, Eventi, Luoghi, Persone e società, Storie dei banchi.
Non sono solo gli eventi eclatanti ed i personaggi famosi ad aver voce in questo racconto ma sono soprattutto le persone comuni e lo svolgersi delle attività quotidiane che danno forma a questo viaggio nel tempo. Anche la preparazione di una festa religiosa diventa un modo per far conoscere le usanze, le credenze ed i valori di un’intera comunità.
Napoli si descrive attraverso i suoi luoghi simbolo, quelli in cui la storia è avvenuta, anche se era storia di tutti i giorni, come quella dell’Albergo dei poveri, struttura voluta dai Borbone per assistere e rieducare le classi meno abbienti della città.
IlCartastorie racconta non solo delle glorie cittadine ma anche della peste, del terremoto del 1631, fondendo gli eventi storici con la forza emotiva e spirituale che ne scaturì, legando a doppio filo la città al santo protettore.
Il museo prende vita nel Palazzo Ricca, sede dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, gestito dalla stessa Fondazione del Banco, e offre anche diverse attività didattiche finalizzate non solo alla valorizzazione dei beni storici ma alla valorizzazione della città tutta.
IlCartastorie si presenta così come un racconto corale, in cui i mille volti di Napoli prendono parte alla rilettura della città, facendo di vecchi documenti nuove radici per la cultura locale.
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