Ciao a tutti!
E’ un caldo e afoso sabato estivo di una mattina milanese, ideale per non uscire di casa o al massimo concedersi una giornata di piscina, per stare freschi e poco vestiti. Invece decido di andare al Teatro alla Scala, a metà strada dall’affollata e turistica Piazza Duomo e la via dello shopping di lusso della città, Via Montenapoleone.
Ho scelto una visita guidata questa volta, 90 minuti con una professionista della storia dell’arte che mi hanno accompagnato, insieme ad gruppo di curiosi come me, alla scoperta di questa meraviglia storico-artistica situata nel cuore di Milano.
Appena entrata mi sono trovata davanti un salone molto ampio e luminoso, ricchissimo di dettagli e pieno di sfarzo, artificiale è vero, ma comunque di un fascino inequivocabile. La storia del Teatro alla Scala ha inizio verso la fine del 1700 e sorge al posto della chiesa di Santa Maria della Scala, dalla quale ha ereditato il nome. La scelta ed i finanziamenti per l’edificazione del teatro sono da imputare alle famiglie del tempo appartenenti all’aristocrazia e all’alta borghesia che decisero di crearsi uno spazio dedicato all’intrattenimento sociale. Nei primi decenni dalla sua nascita la funzione del teatro infatti non era solo quella di ospitare gli spettacoli, ma soprattutto un luogo di ritrovo per le famiglie che ne avevano commissionato la costruzione, che ne mantenevano il dominio attraverso la proprietà dei palchi al suo interno. E proprio i palchi erano finalizzati agli incontri tra famiglie, mangiare, discutere della vita sociale, giocare d’azzardo.
Il suo palcoscenico è stato calcato, e lo è tuttora, da personalità illustri, ballerini, soprano, direttori d’orchestra: Giuseppe Verdi, Arturo Toscanini, Giacomo Puccini, solo per citare i più famosi, nomi e cognomi che tutti hanno sicuramente letto sui libri di scuola, e non solo.
Il teatro ospita anche un museo che sintetizza la sua storia per mezzo di cimeli, locandine di opere e balletti, ritratti, busti, strumenti musicali antichi e rari ed una biblioteca che conserva anch’essa volumi inerenti alle vicende del teatro. Ed anche all’interno del museo la sontuosità non manca: pareti rivestite con gli stessi drappi di stoffa a figure in rilievo usati per le tende a decorazione delle finestre, ogni stanza con un colore diverso, ed i dipinti appesi alle pareti tramite corde cromaticamente identiche a quelle legate intorno al drappeggio delle tende. Un effetto, ripeto, artificioso, ma avvolgente.
Avete mai visto un lampadario con 365 lampadine? Se via affacciate da uno dei palchi del teatro ne restereste sorpresi.
E voi cosa ne pensate?
Il Teatro alla Scala di Milano è in Via Filodrammatici 2, il biglietto l’ho acquistato con “Milano Guida” al prezzo di € 12.00, per info www.milanoguida.com
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