Esce ad ottobre 2013 il film dedicato alla principessa Diana. Si intitola appunto “Diana” ed è dedicato agli ultimi due anni di vita della principessa del Galles. Ad interpretare Diana, Naomi Watts. Il film è diretto da Oliver Hirschbiegel ed è basato sulla sceneggiatura di Stephen Jeffreys. La Watts si è dichiarata “eccitata e onorata di interpretare il ruolo di una donna veramente straordinaria, che ha avuto un impatto positivo e profondo sulla vita delle persone”.

Nessuno spoiler quindi nella trama che è ben nota a tutti. Nel 1995 Diana e Carlo si separano di comune accordo. Per Diana inizia un periodo di crisi che viene accentuato dai flash ossessivi dei paparazzi e dall’interesse sempre maggiore del popolo. All’ospedale Royal Brompton conosce Hasnat Kahn. I due si innamorano e nel 1996 Diana ottiene il divorzio dal principe del Galles. Nel gennaio 1997, anche a seguito delle missioni umanitarie che giornalmente svolge, Diana finisce sempre più spesso sui giornali e la storia col medico pakistano diventa di dominio pubblico. Incapace di sostenere questa notorietà Hasnat pone fine alla loro relazione. Si dice che per placare il dolore e per scatenare la gelosia del dottore, Diana accetti l’invito di Mohammed Al Fayed di trascorrere le vacanze sul suo yatch. Qui conosce Dodi che sarà il suo ultimo amore e che morirà con lei in quel tragico incidente.

A Londra nei giorni scorsi è stata proiettata in anteprima ma non ha ricevuto commenti positivi. La stampa britannica ha infatti descritto il film come un romanzo all’acqua di rose privo di ogni interesse. “Credo che Diana sia il peggior film che io abbia mai visto” scrive la critica cinematografica dell’Independen, Alice Jones, nel suo Twitter. Il Daily Mirror affonda il coltello “La regina è immaginata come una triste single che anche Bridget Jones, incontrandola per la città, cambierebbe strada”. “Wesley Snipes con una parrucca bionda avrebbe interpretato meglio il personaggio”, ed ancora “la principessa è morta una seconda volta” sono alcuni esempi di quello che è stato scritto. Ad 
Non ci resta che andare a vedere il film per farci un’idea nostra anche se oggettivamente le premesse e le critiche non sono delle migliori. E voi andrete a vedere il film?
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