Fascino romantico e misterioso, sfavillio dei decori dorati, sinuosità delle forme rendono lo stile Liberty un intramontabile successo artistico ed architettonico. Nato come movimento culturale ed artistico nell’Europa a cavallo tra ‘800 e ‘900, proponeva la ricerca di una nuova forma espressiva.
Tornato oggi in auge grazie alla rivalutazione del vintage, il Liberty richiama tutto il lusso e l’opulenza della Belle Époque.
Lo stile Liberty in Italia. Una svolta architettonica.
Anche molte città italiane si rinnovarono seguendo lo spirito dell’Art Nouveau grazie al lavoro originale di architetti e designer come Sommaruga, D’Aronco e Fenoglio.
Le vie di Milano, Roma, Palermo e Torino si popolarono di costruzioni in completa rottura con l’architettura che le aveva precedute.
Motivi floreali e zoomorfi diventarono così protagonisti delle architetture della Belle Époque, arricchendo le città di palazzi privati e pubblici riccamente decorati.
Fiori, insetti e fogliame divennero i nuovi soggetti da ritrarre al fianco di donne dall’aspetto voluttuoso.
Esempi, ancora oggi visibili, sono palazzo Castiglioni a Milano, casa Fenoglio-Lafleur a Torino o villa Zanelli a Savona; veri trionfi di linee curve ed intrecci di rami.
Le nuove costruzioni si vestivano di elementi naturalistici semplificati tradotti in balaustre, vetrate, portoni e stucchi capaci di trasmettere tutta la vitalità del Liberty.
In Francia furono addirittura anche le fermate della metropolitana ad adornarsi di rami flessuosi in ferro battuto, ricreati per gli ingressi delle stazioni. Un tocco questo che ha conferito eleganza anche a luoghi comuni, di passaggio, che nel tempo hanno dato un preciso carattere alla città.
L’origine del design moderno.
Diventato voce artistica dell’emergente classe borghese, lo Stile portò all’affermazione di un gusto eclettico ed insieme funzionale. Prodotto di una società in cambiamento, mutuata al progresso e all’innovazione, questo interpretò la positività e le nuove esigenze del tempo. Gli spazi si fecero ampi e gli arredi più mimali.
Non veniva però dimenticato il valore decorativo dei singoli elementi che, all’interno degli ambienti, traducevano in forme concrete la nuova passione per l’onirismo, il mondo evanescente dell’inconscio.
Precorrendo il moderno design, in cui la produzione artigianale si sostituiva a quella industriale, il Liberty conservò tuttavia la creatività propria dei pezzi unici.
Anche gli oggetti di uso quotidiano erano concepiti come piccole opere d’arte, in un gioco di forme morbide e commistione di materiali. Intarsi, unione di legno e vetro, finiture in metallo erano alcune delle tecniche utilizzate per le rifiniture.
Mobili razionali, a volte dall’aspetto minimalista, erano fusi con decorazioni più ricercate e ricche.
Banditi gli spigoli e gli angoli netti, con una preferenza esclusiva per le forme armoniose e asimmetriche.
La lavorazione del vetro e del metallo diede libero sfogo alla fantasia delle varie maestranze, conferendo nuova vita ad ogni singolo elemento architettonico.
Lampade dai paralumi di tessere di vetro colorato diffondevano una luce calda e rilassante negli ambienti.
Il loro gioco di fiori e foglie si ripeteva con maggiore forza nelle finestre, grazie all’utilizzo della legatura a piombo, trasformando gli infissi in enormi erbari di vetro.
Lo sfarzo delle grandi vetrate si ritrova quindi anche nelle abitazioni private, a dimostrazione che ogni superficie viene interpretata in maniera artistica.
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